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Incontro con il birrificio Oldo

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Mi è capitato per caso, con un amico, di sperimentare una durissima sessione di degustazione. Ci siamo fatti fare due cassette miste da un birrificio e abbiamo abbinato ogni tipologia, per dare una valutazione il più possibile completa sia al prodotto, sia al produttore. Una degustazione sicuramente di impatto, da studiare bene negli abbinamenti e nell'ordine delle birre, ma che permette di comprendere molte cose sul mastro birraio e sulla filosofia che sostiene il birrificio. È un incontro, una stretta di mano tra il consumatore e il birrificio, un benvenuto ed una scoperta. La tipologia di degustazione è facilmente replicabile, dunque si sta già mettendo in cantiere la prossima: bisogna solamente trovarle un nome. Innanzitutto due righe sul birrificio in questione. Siamo in provincia di Reggio Emilia, nella pianura dei sette fratelli, a Cadelbosco Sopra: il birrificio  Oldo  è uno di quelli che segue una corrente di pensiero recente quanto apprezzata in Italia, che vede i

Beery Christmas 2017 (1/4)

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Provato da un caro amico l'anno scorso, non mi sono potuto esimere dallo sperimentare l'esperienza offerta dal sito di e-commerce Saveur Biere. Ventiquattro birre, di cui una parte sostanziosa brassata appositamente per l'occasione. In seguito troverete le mie impressioni, sia positive che negative; quattro puntate per esplorare quello che è stato scelto dal popolare sito per compensare le richieste di neofiti ed appassionati. Piccolo disclaimer: non voglio fare pubblicità e soprattutto (ahimè) non sono stato pagato da nessuno per farne. Quello che leggete rispecchia le mie opinioni personali, per definizione soggettive. Detto ciò, le critiche sono sempre ben accette, anche perché scrivo e parlo per imparare. Giorno 1: Ninkasi - Smoky Oak Ale (Francia) È il primo giorno, e devo ammettere di essermi sentito come un bambino a Natale. È vero che me lo sono pagato io, quindi non è propriamente un regalo, ma l'emozione di scartare qualcosa di veramente sconosci

Un confronto interessante

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Per una serie di coincidenze che non sto a raccontarvi, mi sono trovato ad assaggiare due birre particolari, del periodo natalizio, che sulla carta presentavano diversi punti in comune. La prima è la Spanning & Sensatie del celebre birrificio olandese De Molen (un ottima tappa, se si è in giro da quelle parti, lo shop ha prezzi equi ed un assortimento stellare), mentre la seconda è una delle birre del momento, la Xocoveza (nome d'effetto, senza dubbio) di Stone Brewing. Partiamo dallo stile: sono entrambe Imperial Stout, anche se la De Molen adotta la dicitura Imperial Stout-ish (nome vago, ma approfondiremo poi la vera composizione di questa birra), mentre la Stone si lancia su un estroso Winter Spiced Mocha Stout (idem). L'olandese si presenta con un 9.8%, mentre l'americana (per così dire, visto che viene prodotta nel nuovo stabilimento di Berlino) si ferma a 8.1%. Una in bottiglia, l'altra in lattina, anche se ovviamente erano entrambe perfettamente conservat

Un colpo al cerchio ed uno alla botte

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L'altra sera, durante una chiacchierata a tema eno-gastronomico (terminologia vasta e vaga atta ad inglobare ogni piacere del palato) un amico mi ha posto un'importante domanda, la cui risposta si è rivelata ben più lunga del previsto. Qual miglior scusa per rispolverare un vecchio blog (al quale ho dato una bella rinnovata a livello grafico) e per aprire una discussione con tutti voi? Quali birre possono invecchiare in botte? Una domanda effettivamente banale, così, di primo acchito. ma, incalzato dalle richieste di spiegazione del mio curioso amico, mi sono addentrato nel viale dei ricordi per far riaffiorare bottiglie notevoli, bottiglie mediocri, bottiglie esaltanti. Ripercorriamo nuovamente questo viale, abbondando magari in particolari che solo il computer può ricordarmi. Una piccola introduzione storica: la botte di legno è stata per molto tempo l'unico modo per conservare qualunque tipo di liquido, ma negli ultimi due secoli gli sviluppi tecnologici hanno p

Sandkerwa Volkfest - Bamberg

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Ogni anno, nella città di Bamberga, si tiene uno dei festival più caratteristici del panorama brassicolo tedesco. Parliamo un po' della Sandkerwa Volkfest, la festa di Santa Elisabetta. Innanzitutto è necessario parlare un po' del clima che si respira in questi 5 giorni di fine agosto nella cittadina bavarese. Quando infatti si parla di "feste della birra" tedesche , l'immaginario comune riporta ai grandi padiglioni di Monaco, con i turisti accalcati che cercano di nascondere malamente un boccale (souvenir ambitissimo) dalla feroce polizei  tedesca. Cancellate tutto: Bamberga non ha nulla a che vedere con Monaco. Per le strade di questa splendida cittadina medioevale l'atmosfera è famigliare: si respira un'aria genuina, con le centinaia di stand che si snodano intorno alla cattedrale, fino a baciare il fiume. Bamberga a fine agosto diventa un calderone, un vortice di gente che brinda e famiglie sedute in riva al fiume. Possiamo trovare le postazio

Shepherd Neame

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La birra inglese sta vivendo un grande momento di rinascita. Dopo anni bui, in cui le lager industriali la facevano da padrone sui banconi dei pub di Londra, Liverpool e Manchester, le vecchie ricette sono state riportate in auge. Il CAMRA ( Campaign for Real Ale ), nato nel 1971, ha aiutato i produttori locali a risollevarsi. Lentamente le ale si riprendevano il terreno perso. Ora ogni pub di Londra ha una selezione importante di birre nazionali, come Young's , Adnams , Fuller , Meantime , eccetera... Ma di questi birrifici, dalla storia più o meno lunga e più o meno travagliata, chi può fregiarsi del titolo di birrificio più vecchio d'Inghilterra? Al momento (chissà quali sorprese può riservarci il futuro), il titolo appartiene al birrificio Shepherd Neame, nel cuore del Kent (regione soprannominata "Garden of England"). Una vacanza a Londra si è rivelata un ottima scusa per visitare il birrificio e passare una domenica decisamente differente dalle al

Classifica (2015)

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Ciascun bevitore ha la classifica delle birre che lo hanno stupito di più, che lo hanno affascinato, che gli hanno lasciato le sensazioni più disparate. Per questo volevo condividere quella che per me è la top ten delle birre che mi hanno impressionato maggiormente (fino al 2015: provare cose nuove vuol dire aggiornarsi!). 10) Ambar - Caesar Augusta (weisse) Una weisse eccezionale. Miracolosamente scampata ad un viaggio in macchina dalla Spagna, questa piccola bottiglia è riuscita a raggiungere la mia cantina. Morbida, curata, beverina e dissetante. 09) Hornbeer - Caribbean Rumstout (imperial stout invecchiata in botti di rum) Una birra importante, di quelle da trattare con la deferenza che meritano. Un mix di gusti e colori impressionante, bilanciati alla perfezione con l'invecchiamento e la potenza alcolica. Un punto anche per l'etichetta! 08) Bosteels - Deus Brut des Flandres (biere de Champagne) Una birra che mi ha sconvolto: raffinatissima. Degna