Sandkerwa Volkfest - Bamberg

Ogni anno, nella città di Bamberga, si tiene uno dei festival più caratteristici del panorama brassicolo tedesco.
Parliamo un po' della Sandkerwa Volkfest, la festa di Santa Elisabetta.

Innanzitutto è necessario parlare un po' del clima che si respira in questi 5 giorni di fine agosto nella cittadina bavarese.
Quando infatti si parla di "feste della birra" tedesche , l'immaginario comune riporta ai grandi padiglioni di Monaco, con i turisti accalcati che cercano di nascondere malamente un boccale (souvenir ambitissimo) dalla feroce polizei tedesca.
Cancellate tutto: Bamberga non ha nulla a che vedere con Monaco.

Per le strade di questa splendida cittadina medioevale l'atmosfera è famigliare: si respira un'aria genuina, con le centinaia di stand che si snodano intorno alla cattedrale, fino a baciare il fiume.
Bamberga a fine agosto diventa un calderone, un vortice di gente che brinda e famiglie sedute in riva al fiume.
Possiamo trovare le postazioni di diversi birrifici, tra cui spiccano:
- le locali produttrici di birra affumicata (rauchbier), cioè Schlenkerla e Spezial;
- altri birrifici locali, come la Mahr's Brau oppure la Fassla o  la Klosterbrau;
- Kundmuller, con la sua rinomata Weiherer;
- Lowenbrau: non quella di Monaco, bensì quella di Buttenheim;
- alcuni piccoli birrifici emergenti della zona, numerosi e dagli stand accattivanti;
- le più famose Erdinger e Kulmbacher;
- e tante altre...
Pochissimi turisti dal resto dell'Europa: la stragrande maggioranza degli avventori agli stand era tedesca.

Ma come ho fatto a scoprire questo piccolo gioiello, questa meraviglia della cultura brassicola tedesca?

Tutti i miei racconti cominciano più o meno nello stesso modo: Bamberga infatti, più che Monaco, merita il titolo di città della birra tedesca. Come potevo mancarle di una visita, durante il viaggio di ritorno dal Belgio?
Beh, ovviamente non potevo: sono arrivato il giovedì pomeriggio, con tutta l'intenzione di passare una piacevole serata in una cittadina medioevale. Magari con una birra, come compagna. Ma la cosa mi è notevolmente sfuggita di mano.
Appena passato il ponte che collega la parte nuova della città a quella medioevale, dove si trova il vecchio Municipio sospeso sul fiume, mi sono imbattuto nei preparativi per la festa.
Un tripudio di colori: lunghe tavolate, con maestosi brezel giganti e boccali di birra in ceramica pieni di birra fresca e schiumosa.

Le stradine tortuose del centro storico, durante la preparazione degli stand.

Mi sono seduto su una di queste panche, dove ho ordinato mezzo litro della weissbier del birrificio Mahr's, accompagnata da uno di quei brezel enormi.
Una weisse di tutto rispetto, bevuta freschissima (la produzione avviene dall'altra parte del fiume), non esageratamente frumentata ma piacevolmente dissetante. Sicuramente da provare con più accuratezza (come tutti gli assaggi successivi), ma piacevolissima e adatta al momento.

La visita del centro storico è passata subito in secondo piano: dopo la disperazione per non essere riuscito ad entrare nella celebre Taverna dello Zoppo, la sede della Schlenkerla, la regina delle birre affumicate, ho deciso di farmi trascinare dall'atmosfera.
Wurstel sulla piastra, trota alla brace lungo il fiume: la scelta culinaria era semplice ma azzeccata: ad accompagnarla una Weiherer Keller, saporita e freschissima.

Ero in paradiso: prezzi contenutissimi e birra stupenda. per dare un'idea, una birra da mezzo litro costava 5€.
Beh, non un prezzo fantastico, direste voi!
Calma.
Nei 5€ era compresa la cauzione di 3€ per il boccale, in ceramica ovviamente. E, al contrario dell'Oktoberfest, il boccale te lo puoi tenere.
Non ti viene restituita la cauzione, ma 3€ per un boccale di ceramica nuovo (perché era nuovo, ve lo posso assicurare) è sicuramente un ottimo prezzo.

L'atmosfera della festa mi ha portato via tutta la serata. Stanco sono tornato a piedi verso il mio albergo, a qualche chilometro di distanza: ma ho sbagliato strada.
Ed è qua che la divinità della Birra, o del Caso (scegliete voi), mi ha fatto il secondo regalo della giornata.
Il birrificio Mahr's Brau si trovava infatti dietro al mio albergo, giusto nella strada a fianco. Se non avessi sbagliato strada non mi sarei mai gustato una delle migliori kellerbier della mia vita: più decisa di quella provata al pomeriggio ma spillata a caduta.
Una degna conclusione per una giornata splendida.

Purtroppo sono ormai due anni che manco al festival: ma non vedo l'ora di tornarci, per assaporare di nuovo quell'atmosfera genuina che solo una kellerbier sulla riva del fiume può evocare.

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