Het Anker Brouwerij - Mechelen

Avete mai dormito in un birrificio?
Io sì, l'estate scorsa.
Het Anker, conosciuta da tanti con il nome della birra che l'ha resa famosa: Gouden Carolus.
A dir la verità, alzarsi con l'odore del malto che esce dalla zona di produzione non è il massimo; ma se il nostro obbiettivo è vivere pienamente lo spirito belga, è la sveglia migliore.



Lasciamo perdere per un momento l'atmosfera casereccia del birrificio, parlando un pochino di quello che ci sta intorno.

Mechelen è una cittadina ordinata, la tipica cittadina belga: la piazza del mercato e la cattedrale, con il torrione che osserva vigile le strade; i vicoli stretti, i canali, i bar nascosti tra le case.
E proprio in uno di questi bar ho potuto gustare una Gouden Carolus Classic, uno dei prodotti migliori del birrificio locale.
Morbida e scura, caramellata e sensuale: non riuscirei a fissare un genere, per questo mi rifarò ad una vaga denominazione: strong dark belgian ale.
Devo ammetterlo, non è la birra ideale per un caldo pomeriggio belga. Ma non posso resisterle.
Una birra per momenti importanti, certamente: e certamente quel momento lo era.
In vacanza nel paradiso della birra, ad un tavolino che godeva della frescura di un albero basso ma frondoso; il bar era infatti nascosto alla vista, dietro un vecchio portone che conduceva ad una piazzetta modesta e ombreggiata.
Dietro di me svettava l'imponente cattedrale di Mechelen, che si ergeva a pochi passi dal tavolino. Sembrava di poterla toccare semplicemente allungando la mano.

Alla sera ho cenato in birreria. Cioè ho cenato in albergo.
Finestrone che si affaccia sul birrificio, con le cassette di Gouden Carolus ordinatamente impilate in colonne da circa cinque metri, di tutte le varietà.
Qui ho deciso di tuffarmi e assaporare fino all'ultimo secondo il Belgio.
Carbonade Flamande (uno spezzatino belga preparato con la birra) a base di Gouden Carolus Classic accompagnato, ovviamente, dalla stessa birra in cui era stato cucinato.
La perfezione dell'abbinamento(leggermente scontata, ma ugualmente sorprendente) mi ha lasciato un "ricordo gastronomico" indelebile.
Per finire la serata, il trittico di assaggi: Hopsinjoor, Ambrio, Tripel. 
Ottime birre, spillate direttamente in loco.
In particolare sono rimasto affascinato dalla Hopsinjoor (belgian IPA, brassata con  luppoli differenti), amara al punto giusto ma dal tenore alcolico importante. L'avrei inserita con piacere estremo in una grigliata di carne rossa.




Het Anker è una meta obbligata per chi passa da Mechelen. E non solo per la birra buona (in Belgio non è un problema trovarne).
È l'atmosfera che fa la differenza.
Mi sono sentito a casa, a mille chilometri dal mio salotto.

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